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Luoghi

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Ancona

Nel '400 la libera Repubblica di Ancona era all’apice della sua potenza. Passava per Ancona la via commerciale, alternativa a quella veneziana, che congiungeva il Medio Oriente con l'Inghilterra, passando per Ragusa, Ancona, Firenze e le Fiandre. Lungo le rotte orientali aveva fondachi e consolati a Costantinopoli e nei principali porti dell'impero bizantino, dall'Egeo al Mar Nero fino all'Egitto, oltre ad alcune basi sulle rotte occidentali.

Pur essendo parte degli stati della Chiesa, Ancona godette sempre di un'indipendenza de facto, con il riconoscimento giuridico dello stato di città libera, retta in forma di repubblica.

Esclusivamente dedita alla navigazione e ai commerci, limitò sempre la propria estensione territoriale allo stretto necessario alla difesa e alla disponibilità di risorse alimentari.

Si distinse per non aver mai attaccato le altre repubbliche marinare: anzi, nell'arco della sua plurimillenaria esistenza dovette difendersi dalle mire del Sacro Romano Impero (da parte del quale subì tre assedi), di Venezia (nel corso di cinque guerre) e del Papato. Venezia soprattutto la ostacolò in ogni modo, non tollerando interferenze nel suo disegno di egemonia sull'Adriatico. Per mantenere la propria indipendenza e floridezza economica, Ancona potè contare sull'alleanza con l'Impero bizantino, col regno d'Ungheria e specialmente con la Repubblica di Ragusa, sulla sponda opposta dell'Adriatico, con la quale conservò sempre un legame di amicizia fraterna e di collaborazione.

Il declino cominciò con la caduta di Costantinopoli, che indebolì i commerci; nel 1532 papa Clemente VII con un sanguinoso colpo di mano pose fine all'indipendenza della città azzerando tutte le magistrature cittadine, e mettendola sotto il controllo diretto della Chiesa. Fece addirittura bruciare tutti gli archivi, per cancellare anche la memoria della storia comunale della città.

Ancona è stata sede di una grande e antica comunità ebraica, e uno dei centri della diaspora bizantina all’indomani della dissoluzione dell’impero. La chiesa di S.Anna dei Greci fu distrutta dai disastrosi bombardamenti alleati del 1944.

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Costantinopoli

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«O città imperiale, città fortificata, città del grande sovrano, regina tra le regine delle città, canto dei canti, splendore degli splendori!»

Costantinopoli: il Faro del Mondo, la Città delle Città, il luogo mitico su cui erano state ricamate meravigliose leggende, una sorta di “Eldorado” ante litteram, un luogo straordinario dove «gli abitanti greci, molto ricchi d’oro, vestono con abiti di seta ricamati d’oro, vanno a cavallo: somigliano a dei principi».

Lo stesso nome turco di Istanbul prende origine dal greco  "εἰς τὰν Πόλιν" [is'tam 'bolinche significa "in Città", a riprova del fatto che Costantinopoli era conosciuta universalmente come la Città per antonomasia.

Per lungo tempo fu di gran lunga la città più popolosa del mondo, Arrivò a toccare i 400 mila abitanti, quando Parigi ne contava 20 mila, e Venezia, che era la città più popolosa d'Europa, non più di 60 mila.

Le colossali mura teodosiane che la circondavano, valsero a difenderla da ben ventitré assedi nel corso della sua storia millenaria, ma non bastarono a salvarla dall'ultimo, fatale assalto, che il 29 maggio 1453 culminò con la sua conquista da parte dei turchi.

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